www.sergioendrigo.it
news | biografia | discografia | bibliografia | testi | accordi | foto | multimedia | aneddoti | approfondimenti
    newsletter | mailing list | guestbook | forum | shop | links | e-mail  
News - 6 dicembre 2006
Un monumento per ricordare Sergio

Sabato 9 dicembre prossimo, a Pola, presso la sede della Comunità Italiana, sarà presentato ufficialmente alla cittadinanza il progetto della scultura per ricordare Sergio Endrigo, amato cittadino polesano, a poco più di un anno dalla scomparsa. 
L’iniziativa è stata promossa dai Rotary clubs di Pola, Brac e Porto San Giorgio in collaborazione con la Comunità Italiana e l’Amministrazione Comunale locale.
L’opera scelta dall’artista Ciro Maddaluno, che sarà collocata su un lato della piazza centralissima dove si affaccia la casa natale del cantante, si ispira alla celebre canzone “L’Arca di Noè” che, a suo avviso, è una canzone fortemente autobiografica, sintetica nelle parole ma ricca e profonda di significato: registra un particolare momento dell’esodo istriano, quando la gente affollava le navi come sull’arca, nel cielo volavano gli aerei e nel porto i gabbiani; alla fine dei ogni partenza restavano “il cane, il gatto, io e te”.
In quest’ultima frase l’artista individua Sergio ragazzino e sua madre, legati nell’animo a chi partiva ma con l’accettazione del restare.
Sicuramente la partenza delle navi per Endrigo è stata un’immagine che lo ha segnato profondamente, fino al punto di testimoniarlo nella sua composizione, che descrive il distacco da Pola, la perdita della fanciullezza, la proiezione nel mondo adulto, ma sicuramente la certezza del nucleo familiare.
Combinare ed armonizzare questi significati senza cadere in un alone di malinconia ha determinato nell’artista la scelta di una scultura-gioco per bambini, di dimensioni notevoli (circa 2 m x 13 m x 2 m).
La struttura dell’opera è costituita da due elementi.

  1. Un’arca dove i bambini nella parte bassa possano provare la sensazione di percorrere, attraversando il tunnel, la stiva di una nave, misurarsi con il supermento del buio e gioire una volta fuori.
    Sopra, percorrendo i gradini, possono scoprire i segni incisi di animali che simboleggiano il carico dell’arca; quelli domestici (il cavallo, la mucca, la gallina etc), i volatili (il gabbiano, la farfalla), gli esotici (il pappagallo e l’elefante), tutti cari ad Endrigo e descritti in moltissime delle sue canzoni.
  2. Poco distante due statue raffiguranti il cane ed il gatto, simboli di fedeltà e di forte richiamo domestico, con una panchina che consente al visitatore di traguardare insieme a loro il mare.

Gli elementi di questa scultura giocano tra figure strutturali e costruttive, tra forme plastiche ed armoniche, a richiamo del modo di cantare, di pensare e di essere di Sergio Endrigo.
Il materiale che verrà utilizzato per la costruzione dell’opera è la notissima pietra bianca dell’isola di Brac, in Dalmazia.
L’inaugurazione dell’opera è prevista per la primavera prossima ed all’avvenimento sarà abbinata una mostra personale dell’artista Ciro Maddaluno ed  un omaggio musicale al cantautore presso il Teatro Cescutti di Pola, con la presenza dell’Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia e di cantanti di livello internazionale che interpreteranno le sue composizioni più note.
Porto San Giorgio li 23/11/06

Sergio Moretti


1

2

3

4

5

6



8

9



 sergioendrigo.it | news | biografia | discografia | testi | multimedia | approfondimenti | guestbook | sitemap | e-mail